Testamento biologico

Ci occupiamo di testamento biologico, biotestamento o dichiarazione anticipata di trattamento

Il testamento biologico è un documento legale redatto da una persona per specificare in anticipo i trattamenti sanitari da intraprendere nel caso di una propria eventuale impossibilità a comunicare direttamente a causa di malattia o incapacità. Nella legislazione italiana è chiamato disposizione anticipata di trattamento (DAT).

Documento che ratifica la volontà, espressa in condizione di lucidità mentale, riguardante terapie e trattamenti sanitari a cui ci si intende sottoporre o meno qualora non si fosse più in grado di esprimere il proprio volere a causa di patologie o lesioni invalidanti.

Il testamento biologico è stato per anni un argomento molto dibattuto in Italia. Per molto tempo, infatti, il nostro Paese non ha previsto una legge specifica sull'argomento che, di conseguenza, si è prestato alle più diverse interpretazioni.

La volontà contenuta all'interno di un testamento biologico può essere quella di non volere ricorrere a trattamenti sanitari permanenti con macchinari, quali ad esempio lo strumento per la respirazione artificiale.

L’art. 32 della Costituzione italiana recita: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge». L’articolo 34 del Codice di Deontologia Medica, inoltre, afferma che «il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà in caso di grave pericolo di vita, non può non tenere conto di quanto precedentemente manifestato dallo stesso».

D’altro lato, se è vero che l’articolo 5 del Codice Civile vieta "gli atti di disposizione del proprio corpo quando cagionino una diminuzione permanente dell'integrità fisica", il Codice Penale all’art. 579 punisce con l'arresto e la reclusione chiunque provochi la morte di un uomo.

Il 14 dicembre 2017 ha segnato un grande passo avanti in materia legislativa, con l’approvazione della legge sul testamento biologico, la quale permette l’espressione anticipata di quali trattamenti medici ricevere in caso di malattie gravi e invalidanti nonché la possibilità di rinunciare ad alcune terapie.

Questi i principali punti della normativa:

  • Consenso informato
  • Accanimento terapeutico, sedazione profonda e abbandono cure
  • Nutrizione e idratazione artificiali
  • Responsabilità del medico
  • Minori e incapaci
  • Dichiarazione anticipata di trattamento (Dat)
  • Pianificazione condivisa delle cure

Possibilità di pianificare le cure in maniera condivisa tra medico e paziente

La norma concede infine la possibilità di pianificare le cure in maniera condivisa tra medico e paziente, in rapporto all'evoluzione di una malattia cronica. Sono le note vicende di Luca Coscioni, Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Giovanni Nuvoli, Lucio Magri, Walter Pilidu, Fabiano Antoniani (Dj Fabo), Davide Trentini e Loris Bertocco, ad avere maggiormente contributo al cammino che ha condotto all'approvazione della legge sul biotestamento.


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